“Ok al contrasto al bracconaggio ittico, ma oggi la priorità è rappresentata dall’emergenza nutrie”. E’ la considerazione del direttore di Confagricoltura Ferrara, Paolo Cavalcoli, nell’apprendere degli stanziamenti del Governo contro la pesca abusiva nelle nostre acque.
“Nei giorni scorsi si è appreso che il Governo, anche a seguito delle sollecitazioni avanzate dalla senatrice ferrarese Paola Boldrini, stanzierà una somma pari a tre milioni di euro suddivisi nel triennio 2019-2021 per contrastare il bracconaggio ittico. La notizia, ampiamente ripresa dai media locali, non può che essere accolta con favore, perché il fenomeno del bracconaggio ittico è cosa deplorevole che ha colpito duramente la provincia di Ferrara e sta depauperando il nostro patrimonio ittico. Solamente – si domanda Paolo Cavalcoli – mi chiedo se non fosse più urgente attivare risorse per attenuare il grave fenomeno della diffusione della popolazione della nutria, che tantissimi danni sta causando in diverse provincie del nord Italia, e Ferrara è probabilmente la più colpita”.
Secondo Cavalcoli il costante impegno della Polizia Provinciale, la buona volontà e senso civico espressi da un manipolo di coadiutori e le difese messe in campo dagli agricoltori nel rispetto delle rigide disposizioni del piano regionale di controllo, “non sono sufficienti a debellare una piaga che sta flagellando il nostro territorio, mettendo a rischio non solo le produzioni agricole (ogni anno tante aziende subiscono danni ingentissimi che non è possibile vedersi rimborsare), ma soprattutto l’incolumità dei tanti operatori (dipendenti e lavoratori autonomi) che quotidianamente rischiano la vita alla guida dei loro mezzi meccanici, perché le tane e le gallerie che le nutrie scavano compromettono la tenuta delle arginature dei corsi d’acqua, e in caso di collasso ciò costituisce un grave pericolo per chi lavora a bordo di mezzi meccanici, oltre che assumere una rilevanza fondamentale per quanto riguarda la sicurezza idraulica. Senza contare poi che il sovrapascolamento attuato dalle nutrie sta provocando un deterioramento dei biotopi umidi, determinando profonde alterazioni degli ecosistemi e l’estinzione locale della fauna associata a tali ambienti”.
“I danni provocati dalle nutrie, quindi, sono immensamente superiori a quelli provocati dal bracconaggio ittico (che va comunque contrastato), e il rischio per l’incolumità delle persone è molto elevato, per questo motivo – conclude il direttore di Confagricoltura Ferrara – sostengo sia indispensabile individuare e mettere in atto fin da subito iniziative che consentano di affrontare con incisività quella che di fatto rappresenta, per il nostro territorio, una vera e propria emergenza”.
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