“I fatti contestati ad un maggiore dell’Arma dei Carabinieri da una denuncia della Cgil di Ferrara sono, se confermati, di gravità inaudita. Ed è tanto più grave se fatti del genere accadono nella città che ha già vissuto la drammatica uccisione di Federico Aldrovandi”.
Si potrebbe sintetizzare così il pensiero della lista Emilia Romagna Coraggiosa, candidata alle regionali, in merito alla denuncia al comandante dei carabinieri di Copparo che avrebbe, come raccontato dal sindacato, negato le cure a un giovane in stato di arresto in caserma lo scorso 11 settembre.
“Non si è imparato ancora nulla dalle condanne nei processi su Federico Aldrovandi e su Stefano Cucchi? Le persone in stato di fermo non perdono i loro diritti fondamentali, compreso il diritto costituzionale alla salute” spiegano le candidate Elly Schlein e Angela Alvisi, “sempre a difesa dello stato di diritto: questo significa garantire davvero sicurezza alle cittadine e i cittadini, che devono poter aver fiducia che l’azione delle autorità di pubblica sicurezza si svolga sempre nel pieno rispetto delle leggi e dei principi della Costituzione, senza sfociare in eccessi che diventano veri e propri abusi”.
“Com’è accaduto che l’autorità di sicurezza abbia imposto di negare le cure ad un ragazzo a fronte della richiesta di intervento del 118? Come è stato possibile impedire il ricovero ritenuto necessario da tutto il personale sanitario giunto sul posto?” si domanda Elly Schlein, capolista a Ferrara per Emilia-Romagna Coraggiosa .
“La Cgil di Ferrara ha avuto il coraggio di denunciare l’accaduto, sulla base di documentazione verbale e testimonianze, e ci chiediamo: perché nessuno, Cgil a parte, ha sentito il dovere di pronunciarsi ufficialmente? Quali azioni formali sono state agite dal comandante provinciale dei carabinieri informato da metà ottobre? Cosa ha fatto l’Ausl per denunciare il “sequestro” di due mezzi del 118 da parte del Maggiore?” rincara la dose la candidata Angela Alvisi.
La lista chiede al “comando generale dell’Arma e alle autorità competenti, se non ancora fatto, di disporre le indagini e verifiche necessarie per fare chiarezza su quanto accaduto e sulle responsabilità, nell’interesse delle persone coinvolte ma anche di tutta la cittadinanza”. Il comando generale dei carabinieri ha fatto sapere che “sono già state disposte le necessarie verifiche per accertare le modalità di azione e le eventuali responsabilità del personale coinvolto. Di ogni risultanza sarà immediatamente informata la Procura della Repubblica di Ferrara”.
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