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23 Luglio 2021
Anche quest'anno saranno sette gli atleti estensi che parteciperanno ai Giochi di Tokyo

I ferraresi alle Olimpiadi. Una storia lunga più di 110 anni

di Redazione | 6 min

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La cerimonia di apertura di Tokyo 2020 ha ufficialmente dato il via ai Giochi della 23esima Olimpiade a cui, dal 23 luglio all’8 agosto, prenderanno parte anche sette atleti ferraresi, con cinque di questi che saranno alla loro prima spedizione.

Per l’occasione, il Coni Point di Ferrara con l’aiuto della sezione ferrarese dell’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri e del Panathlon Club Ferrara, rispolvererà e aggiornerà l’Albo Olimpico Ferrarese, un lavoro che nelle sue intenzioni originarie raccoglie tutti gli atleti nati in provincia di Ferrara e in città che abbiano preso parte a un’avventura olimpica.

A partire da Carlo Gandini, schermidore dell’Accademia Bernardi, che si mise al collo la medaglia d’argento nella scherma nella spada individuale per maestri ai giochi intermedi di Atene del 1906 fino alle Palestra Ginnastica Ferrara, che ha partecipato cinque volte con i propri rappresentanti alle Olimpiadi.

Londra 1908 la squadra della Pgf, capitanata da Alfonso Manarini, meritò il sesto posto per la ginnastica di gruppo. Aggregato alla squadra anche lo junior Pietro Bragagliaconosciuto per essere stato il primo portabandiera italiano alle Olimpiadi. Venne scelto come alfiere per Londra 1908 quando aveva solo diciotto anni, anche se poi non prese parte a nessuna competizione.

Altro ferrarese fu il velocista Tullio Gonnelli, medaglia d’argento con la staffetta 4×100 metri italiana, a Berlino 1936, che visse e insegnò a Cento, così come Corrado Ardizzoniciclista dell’Unione Ciclistica Centese, che partecipò alla corsa su strada a Berlino 1936, arrivando 16esimo (su 100) in 2h33’08” e 4° (su 22) nella classifica a squadre. 

Teseo Taddia, lanciatore del martello, prese parte ai Giochi Olimpici in due occasioni: a Londra nel 1948 (giungendo 7° con 51,74m) e a Helsinki 1952 (giungendo 10° con 54,27m). 

Il pugile Uber Bacilieri partecipò come peso massimo ai Giochi di Londra del 1948 dove batté al primo incontro l’irlandese O’Colmain, ma venne sconfitto nei quarti dall’argentino Iglesias, poi vincitore della medaglia d’oro. 

Anche tanta Spal nella storia a cinque cerchi ferrarese. L’attaccante Alberto Fontanesi e il portiere Ottavio Bugatti, durante la loro parentesi a righe biancazzurre, parteciparono ai Giochi di Helsinki del 1952, dove giocarono entrambe le gare: la prima contro gli Stati Uniti (vinta per 8 a 0, con anche una rete di Fontanesi) e l’ottavo di finale dove gli azzurri persero per 3 a 0 contro i futuri campioni olimpici dell’Ungheria. 

Il sollevatore di pesi della Pgf Augusto Fiorentini arrivo 13° (su 22) ai Giochi di Helsinki del 1952 tra i mediomassimi (fino a 82,5kg) con 360kg (distensione 105kg + strappo 110kg + slancio 145g), così come Luciano Zardi che in Finlandia arrivò 9° (su 20) tra i massimi leggeri (fino a 90kg) con 367,5kg (distensione 100kg + strappo 117,5kg + slancio 150g, che rappresentò il nuovo primato italiano). 

Vincenzo Zucconelli e Dino Bruni, entrambi ciclisti, vinsero la medaglia d’argento nella gara a squadre di Helsinki 1952 (classifica: Belgio in 15h20’47” – Italia in15h33’27” – Francia in 15h38’58”) dopo essere arrivati 5° e 6° individualmente (su 112 partecipanti, rispettivamente a 4’51” e 5’13” dal belga Noyelle, vincitore in 5h06’03”).   

Lo stesso Dino Bruni prese parte anche ai giochi di Melbourne del 1960 giungendo 28° (su 88) in 5h27’28, nella gara vinta da Ercole Baldini (5h21’17”). A squadre, assieme ad Arnaldo Pambianco, giunsero 4′ (36pt.) dietro alla Francia (22pt), alla Gran Bretagna (23pt) e alla  Germania (27pt). 

Orlando Polmonariginnasta, partecipò a due edizioni dei giochi. A Helsinki 1952 classificandosi 79° con 103,60pt (su 185, nella gara vinta dal sovietico Chukarin con 115,70pt); nella classifica a squadre l’Italia terminò 10^ (su 29). Nei Giochi di Roma 1960 si classificò 38° con 109,95pt (su 130) e conquistò la medaglia di bronzo nel concorso generale a squadre con Franco Menichelli, Giovanni Carminucci, Pasquale Carminucci, Gianfranco Marzolla, e Angelo Vicardi totalizzando 559,05pt. Vinse il Giappone (575,20pt) seguito dall’Unione Sovietica (572,70pt). 

Successivamente, Giorgio Ravalli, giocatore di hockey su prato, prese parte ai giochi di Helsinki del 1952 dove uscì al primo turno (torneo ad eliminazione diretta) con la Francia 0-5 e poi 0-2 con l’Austria nel torneo di consolazione, mentre il ginnasta di Adolfo Lampronti rappresentò i ferraresi ai Giochi di Monaco del 1972, nel concorso individuale e nel concorso generale a squadre dove l’Italia terminò al 16° posto. 

Il grande maratoneta estense Massimo Magnani ha preso parte come atleta a due edizioni dei Giochi: a Montreal 1976 si classificò 13° in 2h16’56” mentre a Mosca 1980 chiuse all’8° posto in 2h13’12”. Sempre in Canada, il pugile della categoria welter Daniele Zappaterra venne stato sconfitto ai punti al primo turno da McKenzie (Gran Bretagna). 

La comacchiese Laura Foglimaratoneta, ha preso parte a due edizioni dei Giochi: a Los Angeles 1984 finì la propria gara 9^ in 2h29’28” mentre a Seoul 1988 chiuse al 6° posto in 2h27’49” (primato italiano imbattuto fino al 1998). Alla volta della Corea del Sud partì anche Orlando Pizzolato, altro importante maratoneta italiano per anni portacolori del Cus Ferrara, che si classificò 16° in 2h15’20”. 

Il Cus è stato rappresentato alle Olimpiadi anche da Emma Scaunich, anche lei maratoneta italiana per anni portacolori del Cus Ferrara, ai Giochi di Barcellona 1992 concluse 18° in 2h46’14”. 

Il fantino Gianni Govoni ha preso parte a due edizioni dei Giochi, a Barcellona 1992 (in sella al cavallo Larry) partecipò alla gara di salto ad ostacoli individuale e a squadre dove l’Italia si classificò 16^. A Sydney 2000 si classificò 18° nella gara di salto ad ostacoli individuale. 

Ancora calcio, ancora biancazzurro con Matteo Ferrari che nasce in Algeria da padre italiano e inizia a giocare a calcio nelle file della Spal, dove militerà fino al 1996. Partecipa a 2 edizioni dei Giochi: a Sydney 2000 l’Italia venne eliminata ai quarti di finale dalla Spagna mentre ad Atene 2004 Matteo vinse la medaglia di bronzo vincendo la finale per il 3° posto 1-0 contro l’Iraq. 

Il ciclista su pista Angelo Ciccone ha partecipato a due spedizioni olimpiche: ad Atene 2004 arrivò 8° nella gara individuale a punti; a Pechino 2008 invece 13° sempre nella gara a punti e 14° nel Madison, in coppia con Fabio Masotti. 

Dici nuoto e pensi a Mirco Di Tora. Il nuotatore dorsista a Pechino 2008 si classificò 15° nei 100m dorso in 54”92 e partecipò alla 4×100 mista dove vennero squalificati in finale, non prima di aver stabilito in semifinale il nuovo record italiano (3:34.32: Mirco Di Tora 54”05 – Alessandro Terrin 1’01”25 – Mattia Nalesso 51”96 – Filippo Magnini 47”06);  a Londra 2012 terminò 19° nei 100m dorso in 54”70 e al 14° posto la staffetta 4x100m mista (3’36″88: Mirco Di Tora 54″67 – Fabio Scozzoli 1’00″28 – Matteo Rivolta 54″10 – Luca Dotto 47 “83). 

L’attuale alfiere Jessica Rossi poi, tiratrice di tiro a volo, ha vinto la medaglia d’oro ai Giochi olimpici di Londra 2012 nel trap femminile, occasione in cui ha conquistato anche il record del mondo con 99 piattelli colpiti su 100. Ai Giochi di Rio De Janeiro 2016 ha chiuso al 6° posto sempre nel trap. 

Insieme a lei ci sarà Alessia Maurelli, ginnasta, che ha preso parte al concorso generale a squadre a Rio 2016 e assieme alle compagne (Martina Centofanti, Sofia Lodi, Marta Pagnini, Camilla Patriarca e Andreea Stefanescu), classificandosi 4e con 35.549pt. Davanti a loro Russia (36.233), Spagna (35.766) e Bulgaria (35.766). 

Jessica Rossi e Alessia Maurelli aggiorneranno la loro voce tra pochi giorni, Jessica anche con la qualifica di alfiere, il secondo ferrarese della storia quindi, 113 anni dopo il primo. Assieme a loro le new entry Luca Rambaldi (canottaggio), Marta Bertoncelli (canoa), Martina Santandrea (ritmica), Asia Lanzi (skateboard), Riccardo Moraschini (basket).  

 

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