Politica
27 Luglio 2021
La maggioranza approva la delibera di assestamento del bilancio, ma le voci di spesa rimangono sconosciute

La giunta: “Investimenti per 16 milioni”. L’opposizione: “E sprechi per oltre 30”

di Redazione | 6 min

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Oltre oltre 15 milioni e 600mila euro che verranno investiti “per aiutare il tessuto produttivo di Ferrara”, ricavati “grazie a una gestione sana delle risorse”, come illustra l’assessore al bilancio Matteo Fornasini. Ma contemporaneamente 30 milioni di euro persi tra progettazioni saltate e lauti incarichi e consulenze per recuperare quanto non fatto negli ultimi due anni.

È il bianco e nero che colora la delibera di assestamento generale del Bilancio 2021-2023 e di applicazione di parte dell’avanzo di amministrazione 2020 presentata dalla giunta Fabbri in consiglio comunale.

Tocca a Fornasini fare gli onori di casa ed elencare cosa farà l’amministrazione con gli stanziamenti per 15.648.142 euro, frutto di 7.485.643 euro di avanzo complessivo di bilancio (tra libero, accantonato e vincolato) e 8.162.500 euro di mutui che si intende perfezionare.

“Grazie a una gestione prudente e virtuosa abbiamo un bilancio sano che ci consente di dare risposte importanti per rilanciare il tessuto economico della nostra città. E grazie a questo possiamo liberare avanzi di gestione per investimenti” esordisce l’assessore, che elenca le varie voci.

Tra queste 240mila euro per la digitalizzazione di uffici comunali, 20mila euro per videosorveglianza anti-assembramenti, un milione per la manutenzione straordinaria del verde, 200mila euro per digitalizzazione del quartiere fieristico, 300mila euro per strumenti e dotazioni per la polizia municipale, 450 mila euro per la manutenzione e il decoro del centro e delle periferie, 250mila euro per le frazioni, altri 200mila per il decoro nell’ambito del programma sicurezza e decoro della città, quasi un milione per la riqualificazione di un km di mura, oltre un milione per la manutenzione straordinaria del patrimonio scolastico, altri 3 milioni per programmi di manutenzione straordinaria di strade ponti e marciapiedi, 80mila euro per telecamere di sorveglianza, 700mila per nuovi percorsi ciclabili, altri 100mila euro di contributi per le imprese.

L’elenco è lungo e imponente. Ma ai consiglieri di opposizione sorge spontanea una domanda. La formalizza per primo Tommaso Mantovani del M5S: “è possibile dare qualche dettaglio sulla voce sicurezza e decoro? Rimango basito da questo modo di precedere”.

Più ‘intransigente’ Roberta Fusari di Azione civica, che fa notare come “ci si chiede un voto su tante voci che non sono spiegate. È difficile votare l’utilizzo di più di sei milioni di euro su delle voci che rimangono vaghe”.

E se l’amministrazione è pronta a finanziare i suoi progetti, il pensiero dell’ex assessore all’urbanistica si volge su quello che si poteva fare e non è stato fatto: “penso al Piano di rigenerazione urbana con l’amministrazione che ha deciso di abbandonare i progetti della precedente giunta che vedevano ricadere su Ferrara 28 milioni di fondi governativi. 28 milioni che ora sono stati sprecati”.

Con l’aggravante che “ora dovete dare incarichi di progettazione per 400mila euro di progettazioni che si potevano fare in casa”.

Tra i “tanti milioni persi o estratti dal nostro bilancio” rientrano anche 200mila di incarichi di ingegneria e architettura “non meglio definiti”, poi 350mila per la progettazione di un centro sportivo o palasport “che è anche centro congressi ma che non si sa dove farlo”; e 250mila euro di incarichi sul piano urbanistico, “che serve da tre ani e che si poteva fare internamente due anni fa”. Ancora: 2 milioni destinati alla riqualificazione della casa dei polli “ma non sappiamo per cosa”.

E poi “costi ulteriori che gravano sul bilancio come la transazione con la ditta della caserma nell’ex Palaspecchi”. Vale a dire 800mila euro.

Altra voce misteriosa riguarda un milione per il cofinanziamento di un’operazione di Acer su viale Krasnodar: “c’è solo la voce, ma non quello che si intende fare”, puntualizza sempre Fusari.

Arriva quindi la bordata. Sugli alloggi Erp “parlate di attenzione e mettete a bilancio 200mila euro, ma contemporaneamente avete rinunciato a un bando di 18 milioni di soldi governativi (il bando sul disagio abitativo e sulla qualità dell’abitare, ndr) proprio sugli alloggi Erp (l’amministrazione però ne ha vinto uno da 15 milioni con il piano nazionale sulla qualità dell’abitare, ndr). E nessuno ci ha dato spiegazioni”.

In sintesi, il Comune poteva presentare tre progetti per 15 milioni di euro l’uno: è stata candidata la proposta per proseguire la rigenerazione dell’ex Palaspecchi, per 15 milioni; una seconda proposta è stata candidata (e selezionata) per intervenire su viale Krasnodar ma solo per 2,4 milioni; la terza proposta per rigenerare una parte di città, agire sul disagio abitativo e sulla qualità dell’abitare non è stata nemmeno presentata. A questi mancati introiti per 28 milioni di euro si aggiungono quelli persi con il Piano periferie: erano sul tavolo già pronti i finanziamenti statali che includevano anche i costi di progettazione. Con le modifiche decise dalla giunta Fabbri che ha cestinato l’idea del progetto multipiano nell’Ex Mof vengono meno 5 milioni dello Stato e uno e mezzo dalla Regione. In più i costi di progettazione ora li pagheranno i ferraresi. In totale circa 35 milioni di euro non incamerati.

E poi una voce, piccola, che non è stata elencata da Fornasini: altri 10mila euro per la comunicazione del sindaco, che costa già 600mila l’anno. “È chiaro che non possiamo dare un voto favorevole – chiosa Fusari -: ci sono troppe cose che non sappiamo o che non ci volete dire”.

Molto contento” per l’incremento di un milione per il verde che “serve per avere una città più pulita”, e per i 300mila per “un corpo più efficiente della polizia locale” è Marco Vincenzi di Ferrara Cambia, mentre Federico Soffritti di Fratelli d’Italia fa notare come “tanti cantieri sono aperti e non siamo in campagna elettorale e il verde pubblico non è mai stato così curato”.

Un plauso per “il lavoro di fino degli assessori” arriva dal capogruppo di Ferrara Cambia Francesco Carità, mentre il gruppo della Lega Salvini premier con Stefano Solaroli elogia “al cento percento l’operato dei nostri assessori” e che “se oggi chi c’era prima non ha più il pallino in mano vuol dire che i ferraresi non erano contenti. Ora abbiamo amministratori che amministrano e quindi per noi votare favorevolmente è obbligo”.

Sugli incarichi per centinaia di migliaia di euro che servono a costruire una narrazione che per questa amministrazione vale più di qualsiasi altro” punta il dito il Pd con il suo capogruppo Francesco Colaiacovo.

Un esempio di questa “narrazione”: “il programma frazioni prevede 250mila euro, quando nel 1997 la giunta Soffritti istituì una voce specifica per le circoscrizioni da utilizzare per le piccole manutenzioni, ben 3 miliardi di lire pari a circa 1,5 milioni di euro”.

Viene poi “la mancanza di programmazione” che ha fatto perdere alla città i 28 milioni di euro del Piano periferieperché non avete presentato un progetto” e l’“ennesima posta di bilancio per incarichi professionali relativi alla stesura del nuovo Piano Urbano Generale. Ormai la somma impegnata in varie tranche supera il mezzo milione”.

Con l’ulteriore problema che “oggi ci troviamo dei lavori fermi, una bella distesa di auto senza neanche il parcheggio camper e delle spese in più a carico dei contribuenti”.

“Ancora una dimostrazione di come questa giunta navighi a vista senza una visione organica – conclude Colaiacovo -, ma tutto mosso dalla necessità di alimentare una propaganda continua attraverso un sistema di comunicazione efficiente nel costruire una narrazione non corrispondente ad una realtà di inefficienza e inconcludenza”.

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