Bondeno
1 Settembre 2021
Potrebbe essere sufficiente il solo refettorio di Ferrara. Si attende il bando della Prefettura

Profughi afgani, a Ferrara troveranno rifugio in 40

afghanistan rete per la pace
di Redazione | 3 min

Leggi anche

Cisl lamenta una mancanza di dialogo con le Aziende Sanitarie che ribadiscono “la massima apertura”

La funzione pubblica della Cisl lamenta mancanza di dialogo da parte delle Aziende Sanitarie locali mentre queste ultimi ribadiscono "la massima apertura e disponibilità al dialogo e al confronto, che non sono mai mancati e che non mancheranno mai, in particolare sui piani assunzionali. Basti pensare, ad esempio, che in luglio è stato presentato ai sindacati il piano dei fabbisogni e che il confronto in merito non si è mai interrotto"

afghanistan rete per la paceAd oggi sono otto i profughi afgani arrivati a Ferrara. Secondo le ripartizioni decise dal governo, ad aggiungersi alle quattro unità arrivate nel capoluogo estense e le quattro arrivate ad Argenta, arriveranno altre 32 persone in cerca di accoglienza. Si tratta di collaboratori del contingente italiano e delle loro famiglie.

In tutta la regione sono previsti 500 profughi. Ma non verranno subito destinati alle rispettive strutture.

Prima dovranno trascorrere la quarantena in alloggi predisposti e gestiti dal Ministero della Difesa. Sopo il periodo di isolamento verranno inviati nei vari territori e, temporaneamente, saranno ospitati nei Cas, in attesa che siano pronte le strutture di accoglienza provinciali.

Per la provincia di Ferrara sono stati individuati il refettorio di via Baluardi a Ferrara, l’ex Casa del Fascio a Portomaggiore e l’ex casa del custode a Salvatonica di Bondeno. Tutte strutture del demanio che già in passato erano state destinate all’accoglienza di migranti. La prima conta 34 posti, la seconda 20 e quella di Salvatonica 21. Posti più che sufficienti per l’esiguo numero di ospiti, tanto che una seconda ipotesi ventilata nelle ultime ore immagina una soluzione unitaria per il capoluogo.

A ogni modo la Prefettura indirà a breve un bando per la gestione dei tre alloggi. E nel farlo troverà l’appoggio di tutti i comuni interessati. Già Alan Fabbri aveva dato immediatamente la propria disponibilità ad accogliere chi arriva in Italia attraverso il ponte aereo da Kabul.

Lo stesso discorso vale per Argenta (che ha già accolto una famiglia ma solo per breve tempo), con il sindaco Andrea Baldini che ha assicurato come il suo paese “farà la sua parte. È una goccia nel mare, e il nostro primo pensiero va oggi a chi è rimasto indietro, e a tutti coloro che in Afghanistan in pochissimi mesi hanno perso sicurezza, libertà e un futuro”.

“Pronto a fare la parte che ci spetta” anche Nicola Minarelli, che sottolinea “l’assoluta eccezionalità di questa emergenza”. Dal Portuense si alza anche la voce di Elisa Cavedagna, candidata sindaco per Centro Destra Civico, “Riconosciamo l’urgenza di mettere in salvo le famiglie che scappano dalla situazione di instabilità e violenza afgana – afferma -, ma le istituzioni devono garantire regole rigidissime sull’accoglienza, soprattutto per evitare che queste persone siano oggetto di interessi economici come già successo, anche nella nostra provincia, di scandali a scopo di lucro”.

Per Bondeno interviene il sindaco Simone Saletti: “Bondeno è una città che da sempre si è distinta per generosità e disponibilità. Mettersi a disposizione per l’accoglienza dei rifugiati afghani era quindi doveroso. La situazione in Afghanistan è divenuta insostenibile, come tutti abbiamo appreso attraverso i mezzi di informazione, e al momento sono a rischio anche i più basilari diritti di convivenza civile e di equità fra uomini e donne”.

“Come già avvenuto con i bambini provenienti da Orsha dopo il disastro di Chernobyl, e come già accaduto durante i conflitti balcanici – aggiunge Saletti –, non abbiamo esitato a dare la nostra disponibilità. Accogliamo quindi l’invito del Presidente Draghi di metterci a disposizione”.-

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com